“Le sanzioni applicate alla Russia decise dal Consiglio europeo saranno molto dure e colpiranno il settore finanziario, energetico, l’export di beni e la politica dei visti. Sappiamo che le sanzioni non avranno un effetto immediato, ma sappiamo anche che al momento sono uno dei pochi strumenti che abbiamo. Dobbiamo però sapere bene che ci vogliono due condizioni perché le sanzioni siano davvero efficaci: la nostra unità e la nostra determinazione nel tempo. 

Dobbiamo evitare che il giorno dopo comincino le dissociazioni e i distinguo in nome degli interessi nazionali o europei colpiti. Per questo dobbiamo valutarne subito gli effetti sulla nostra economia, definendo degli strumenti ad hoc che possano sostenere i settori industriali e sociali che verranno colpiti maggiormente, come ad esempio un Fondo europeo per limitare le perdite, o soluzioni come quelle adottate dopo la Brexit. Dobbiamo agire ora senza tentennamenti e ripensamenti, proseguendo uniti sulla strada tracciata, e consapevoli del prezzo che ci troveremo a pagare, ma anche con la certezza che, altrimenti, il costo in termini di sopravvivenza e di forza dell’Europa libera e democratica, come la conosciamo oggi, sarebbe certamente più grave”.

Così in una nota Patrizia Toia, europarlamentare del Partito democratico e vice presidente della Commissione Industria.