“Con RePower EU” la Commissione si é spinta in avanti superando molti tabù e prendendosi una nuova responsabilità a livello europeo in materia di energia: obblighi agli Stati membri di avere stoccaggi al 90%, indicazioni e suggerimenti per intervenire sui prezzi fornendo anche una piattaforma per le contrattazioni e forte impulso alle fonti e ai gas rinnovabili e all’idrogeno per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.
Ma non possiamo fermarci qui: l’UE deve proseguire, non solo coordinando gli stoccaggi nazionali ma intervenendo con acquisti comuni per calmierare i costi e coordinare i fabbisogni nazionali. Occorre anche un meccanismo di Price Capping a livello unionale se si vuole fermare la spirale al rialzo dei prezzi del gas che non corrisponde più in nessun modo ai fondamentali, cioè al valore della materia prima. L’UE deve avere la forza e la capacità, per l’emergenza e per il futuro, di rivedere le regole della formazione dei prezzi dell’elettricità e del gas. Tutte misure, queste, che se lasciate ai singoli Stati membri finiscono per essere inefficaci e creare frammentazione del mercato europeo.
Un altro passo che ci aspettiamo dall’Europa e dal Consiglio è la decisione di creare un Fondo per sostenere gli Stati più colpiti da questa crisi e dal rialzo dei prezzi del gas e il coraggio di un nuovo Recovery per questa emergenza che sta ricadendo in modo insopportabile sulle famiglie e sulle imprese.
Infine, occorre intervenire anche sulla domanda: responsabilizzare i cittadini europei per rendere palese il peso sociale e politico che le loro scelte hanno”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia.