“Sono passati dieci anni esatti da quando Mario Draghi, allora presidente della Bce, con il famoso 'whatever it takes' ha segnato l'inizio della fine della crisi dell'euro grazie a uno scatto in avanti del processo di integrazione europea e di un'interpretazione più federalista e responsabile del ruolo della Banca centrale europea. Oggi con il suo discorso di fronte alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo il Presidente del Consiglio ha indicato di nuovo la linea per uscire dalla grave crisi causata dalla guerra in Ucraina: serve, ha detto, 'la stessa prontezza e determinazione, lo stesso spirito di solidarietà' con cui abbiamo approvato il piano di rilancio Next Generation Eu, e serve 'un'accelerazione decisa nel processo di integrazione'. Condivido pienamente la linea e auspico che facciano lo stesso tutti i partiti italiani, che per anni hanno lodato Draghi quando ha messo la solidarietà della politica monetaria dell'Ue al servizio dell'Italia”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia al termine del discorso di Draghi a Strasburgo.