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Mag

La giornata mondiale della liberta' di stampa

La presenza in una televisione italiana di Lavrov, Ministro degli Affari Esteri russo, ha avuto modo di trasformare la sua presunta intervista in un monologo senza contraddittorio esprimendo ragioni e giustificazioni aberranti sull’invasione russa, offendendo, tra gli altri, anche le decine di migliaia di vittime della shoah nazista.

Il 3 maggio, grazie alla ricorrenza della “Giornata mondiale della libertà di stampa”, abbiamo avuto modo di riflettere sull’effettiva applicazione di quello che è un vero e proprio diritto, ossia la libertà di informarsi ed informare che, come ribadito dal Presidente Mattarella, rappresenta il “termometro della salute democratica di un Paese”. 

Ce lo dimostrano, d’altronde, molteplici avvenimenti degli ultimi due anni, in cui le campagne di informazione e, parallelamente, di contro-informazione, hanno giocato un ruolo fondamentale nella formazione dell’opinione pubblica.

Pensiamo alle mastodontiche campagne di disinformazione organizzate durante la pandemia, con l’obiettivo di destabilizzare il Paese e manipolare l’opinione pubblica durante una delle fasi più tristi e grigie della nostra storia. Pensiamo anche alle violente strategie di diffusione di fake news in merito alla guerra in Ucraina, sovvenzionate dal governo russo, con lo scopo di dare vita ad un’immagine distorta della tragedia subita dal popolo invaso, con l’obiettivo mirato di farlo sembrare in qualche modo colpevole. O ancora, notizia di questi giorni, la presenza in una televisione italiana di Lavrov, Ministro degli Affari Esteri russo, che ha avuto modo di trasformare la sua presunta intervista in un monologo senza contraddittorio esprimendo ragioni e giustificazioni aberranti sull’invasione russa, offendendo, tra gli altri, anche le decine di migliaia di vittime della shoah nazista. 

Ancora nel 2022 la disinformazione viene utilizzata come un'arma per influenzare e manipolare l'opinione pubblica. É compito di tutti, in Italia e in tutto il mondo, difendere la stampa seria che basata sui fatti e sulla storia, contro la propaganda vigliacca che fomenta falsità.


Alessandra Moretti