“Pensare alla sicurezza energetica del prossimo inverno è il primo passo urgente per mettere in salvo l’immediato futuro e per avviare, nel contempo, la nuova politica energetica, diversificando le fonti combustibili cambiando radicalmente il modello di forniture energetiche europee. Per questo l'accordo raggiunto stamattina dopo le negoziazioni degli scorsi giorni tra il team negoziale del Parlamento europeo e la presidenza francese del Consiglio dell'Unione europea sullo stoccaggio di gas è cruciale. Con questo accordo si impone agli Stati membri l'obbligo di avere le scorte necessarie e di riempire (all’80%) entro novembre gli stoccaggi disponibili con l'obiettivo di avere abbastanza gas per poter garantire che il prossimo inverno l'economia europea abbia risorse energetiche sufficienti per continuare a funzionare e le famiglie abbastanza energia per il riscaldamento”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia e membro del Parlamento del team negoziale sugli stoccaggi di gas.
“La guerra in Ucraina – ha spiegato Toia - e la decisione della Russia di porsi al di fuori della comunità internazionale attraverso le sue azioni ha sollevato, con ancor più urgenza di prima, il grande tema della diversificazione delle forniture di energia in Europa, dell'indipendenza energetica del continente e dell'importanza di garantire che ci siano stoccaggi sufficienti a far funzionare le imprese e il riscaldamento per il prossimo inverno. Gli acquisti comuni di gas su base volontaria tra gli Stati membri sono un tassello fondamentale delle azioni che i governi potranno mettere in campo per garantire il raggiungimento degli obiettivi senza rischiare di spingere ulteriormente al rialzo i prezzi del gas.
Con questa decisione cominciamo a dar seguito alle recenti conclusioni del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo per acquisti comuni di gas, LNG e idrogeno.
Le discussioni future su RePowerEU che la Commissione ha adottato ieri e sulla regolamentazione del mercato dei gas rinnovabili e idrogeno che ci impegneranno nelle prossime settimane, resteranno però incomplete fino a quando non affronteremo il tema di un tetto europeo ai prezzi del gas in questo momento di crisi e fortissima instabilità e quello della formazione dei prezzi del gas”.