Il Parlamento europeo con il suo voto in Plenaria ha, ancora una volta, sottolineato come sia necessario affrontare la crisi climatica promuovendo un migliore utilizzo del territorio e della biodiversità, ma che questi obiettivi ambiziosi possono essere raggiunti solo accompagnando i nostri agricoltori verso una transizione equa che tenga conto di tutte e tre le dimensioni economica, sociale e ambientale e che non lasci nessuno indietro.
Mercoledì 8 giugno abbiamo approvato in Parlamento europeo la nostra posizione sul LULUCF con 472 voti favorevoli, 124 contrari e 22 astensioni. Il Regolamento LULUCF fa parte del pacchetto Fit for 55, ovvero il piano UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e mira a promuovere un aumento dei pozzi naturali di assorbimento di gas a effetto serra (310 Milioni di tonnellate di CO2 equivalenti), proponendo obiettivi UE e nazionali più ambiziosi di quelli previsti dalla normativa attuale. Il Parlamento europeo con il suo voto in Plenaria ha, ancora una volta, sottolineato come sia necessario affrontare la crisi climatica promuovendo un migliore utilizzo del territorio e della biodiversità, ma che questi obiettivi ambiziosi possono essere raggiunti solo accompagnando i nostri agricoltori verso una transizione equa che tenga conto di tutte e tre le dimensioni economica, sociale e ambientale e che non lasci nessuno indietro.
Per queste ragioni, grazie al nostro lavoro, il LULUCF è stato adottato sì tenendo conto dell'obiettivo generale già ambizioso proposto dalla Commissione europea di 310 Milioni di tonnellate di CO2 equivalenti ma senza ulteriori obiettivi e sotto-obiettivi per il settore agricolo. Infatti, questi ultimi avrebbero rappresentato solo un appesantimento burocratico che non avrebbe tenuto in considerazione gli sforzi del nostro settore agricolo e della silvicoltura nella loro complessità e tantomeno rappresentato un valore aggiunto dal punto di vista ambientale. Gli agricoltori europei sono già impegnati in progetti sul campo per conseguire una maggiore sostenibilità attraverso transizioni verdi e resilienti e sono pronti a fare di più. Il pacchetto Fit for 55 rappresenta quindi un'opportunità per realizzare un approccio intersettoriale equo nella politica climatica e agricola dell’UE. Non dobbiamo però dimenticarci che questo obiettivo può essere raggiunto solo se il ritmo del cambiamento è adeguato, ambizioso, ma non eccessivamente destabilizzante per i nostri agricoltori che già sono stati messi a dura prova dalla crisi pandemica e dall’invasione della Russia in Ucraina, e nonostante ciò non hanno mai mollato, dando sempre prova di una straordinaria resilienza.
Ancora una volta il Parlamento europeo ha dimostrato di essere a fianco dei nostri agricoltori sottolineando la necessità che il raggiungimento degli obiettivi del Fit for 55 debba essere sostenibile, permettendo di continuare a produrre cibo per tutti e facendo delle transizioni un successo.
Paolo De Castro