‘’Un altro importante passo avanti per l’adozione della nuova direttiva sul salario minimo europeo, una delle proposte chiave della famiglia dei Socialisti e Democratici durante la campagna per le europee del 2019. Una proposta seria e concreta, che arriva dall’UE, per alzare le condizioni salariali di milioni di lavoratori sul continente e per rafforzare la contrattazione collettiva: il governo italiano dia priorità alla sua rapida messa in atto come chiede il Partito Democratico. Il salario minimo non diventi oggetto di strumentalizzazioni pro e contro di sapore pre-elettorale’’. È quanto dichiarano Brando Benifei, capodelegazione degli Eurodeputati PD ed Elisabetta Gualmini, vicecapodelegazione e Membro titolare in Commissione Occupazione e Affari Sociali al PE commentando il voto favorevole sull’accordo raggiungo in trilogo sulla proposta di direttiva sul salario minimo europeo.
‘’La gravità della situazione salariale in Europa e in Italia, amplificata dall’aumento dei prezzi e dell’inflazione, va affrontata con misure strutturali sul mercato del lavoro nazionale ed europeo, anche al fine di contrastare la concorrenza al ribasso fatta sulle spalle dei lavoratori e dei loro diritti e il proliferare di contratti pirata - continuano.
‘’C’è bisogno di responsabilità da tutte le forze politiche e stop ai veti della destra per permettere al governo di dare continuità al suo lavoro su un fronte così importante come la questione sociale e salariale, consentendo una rapida adozione della nuova direttiva UE. Il tema del salario minimo è un elemento di convergenza per tutte le forze progressiste e deve essere parte dell’azione del governo” concludono Benifei e Gualmini.