"Il Parlamento europeo, come già avvenuto in questi mesi, deve tenere alta l'attenzione sul tema delle interferenze, delle ingerenze e della disinformazione operate dalla Russia di Putin grazie anche al concorso di utili idioti annidati nella destra europea. Per questo la Commissione speciale INGE, il 29 settembre prossimo affronterà nuovamente il tema, e per lo stesso motivo solleciteremo la Commissione europea a mettere in campo quanto il Parlamento europeo stesso ha già immaginato in termini di azioni e strumenti riguardanti il controllo dei fondi provenienti dall´esterno e l´uso delle piattaforme come veicolo privilegiato per le interferenze", dichiara Pierfrancesco Majorino, coordinatore S&D nella Commissione speciale sulle interferenze straniere nei processi democratici dell'Unione.
"Questi temi erano già presenti nella relazione della Commissione INGE approvata a larga maggioranza il 9 di marzo scorso e sono opportunamente stati ripresi oggi dalla Presidente Ursula Von der Leyen in un intervento a cui ci auguriamo seguano molto presto fatti operativi e reali poiché non c´è davvero altro tempo da perdere. Siamo infatti già in ritardo", continua Majorino
"Ovviamente continuiamo anche a denunciare la gravità rappresentata dal caso italiano. A tale proposito ricordo che, in attesa di maggiori informazioni sulla certezza di eventuali flussi di denaro, esistono già oggi elementi tali da destare grande allarme e preoccupazione.
Siamo infatti già oggi di fronte al "caso Lega" come dimostrano vari episodi." Conclude Majorino "Il primo è proprio il mancato sostegno del movimento di Salvini alla relazione della commissione speciale (la Lega è stato infatti l´unico partito italiano a non aver votato la relazione).
Inoltre ricordiamo che il movimento di Salvini ha ancora incredibilmente in vigore un patto politico con il partito di Putin, Russia Unita, e che non sono state mai chiarite né le vicende del Metropol, che hanno visto protagonista Savoini, né le relazione intercorse nei mesi scorsi tra Salvini e l´ambasciata russa operante in Italia in relazione alla guerra in Ucraina. Ovviamente quanto sta emergendo in queste ore ci allarma particolarmente e crediamo che il Parlamento europeo debba tenere un faro acceso sulla Lega e i suoi dirigenti."