Eliminare le "falle del sistema" che consentono casi come "l'aceto balsamico sloveno o cipriota", o "il Prosek croato". E' lo scopo di uno dei 122 emendamenti sulla riforma del sistema delle Dop e Igp dell'Ue presentati dal relatore per l'Europarlamento Paolo De Castro (Pd). "Non si tratta di una rivoluzione, ma dell'evoluzione di un sistema senza eguali nel mondo, che già funziona", commenta De Castro in una nota dopo la presentazione in commissione Agricoltura della bozza di relazione per la riforma delle regole sulle denominazioni tutelate dall'Ue nei settori agroalimentare, vitivinicolo e delle bevande spiritose.
Le modifiche alla proposta della Commissione, spiega De Castro, vanno verso il "rafforzamento del ruolo dei consorzi, la maggiore protezione dei prodotti Dop e Igp, la semplificazione delle procedure" e "la sostenibilità". L'Europarlamento voterà anche su una "maggiore trasparenza", con "l'obbligo di indicare sull'etichetta di qualsiasi prodotto a Indicazione geografica il nome del produttore e, nel caso dei prodotti Igp trasformati, l'origine della materia prima".