Approvata all’unanimità dalla Commissione Ambiente la proposta sul Dossier Batterie, presentata dal relatore, l’europarlamentare Achille Variati (PD, S&D). Secondo cruciale passaggio dell’iter che porterà i Paesi dell’Unione a una vera e propria rivoluzione nel campo in forte crescita delle batterie, con implicazioni importanti a tutti i livelli. Il futuro regolamento infatti regolerà il mercato di tutte le batterie: portatili, per veicoli elettrici, industriali, di avviamento, fulminazione e accensione (SLI) e le batterie per i mezzi di trasporto leggeri (LMT, ad esempio biciclette elettriche, e-motori, e-scooter). Con conseguenze positive per tutte le categorie di utenti, da quelli industriali a quelli domestici e individuali.
“Sono molto soddisfatto del sì unanime da parte dei colleghi della Commissione ambiente - dichiara Achille Variati, europarlamentare del Partito democratico - ma ancora di più della prospettiva che l’Unione sta costruendo. Quando il regolamento diventerà efficace, l’Europa avrà le batterie più sostenibili a livello globale. Perché delle batterie in uso in Europa sarà regolato l’intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Perché si andranno a rafforzare rapidamente gli elementi del riciclo. Perché si darà vita a una forma di economia circolare vera e propria attorno a questo comparto, evitando di ripetere gli errori del passato: quando, ad esempio, i pannelli solari sono stati incentivati nel loro acquisto ma non regolati nella produzione e nello smaltimento, finendo per beneficiare solo l’economia cinese. Ecco perché quello di oggi è un altro passo importante verso un traguardo storico”.
Il regolamento in approvazione stabilisce i requisiti per la progettazione, l’etichettatura, l’omologazione, il fine del ciclo di vita.
Ma le implicazioni non saranno solo industriali e commerciali: anche per l’utente individuale cambia molto. A partire dalla rimovibilità delle batterie da parte dell’utente, che diventerà obbligatoria. Passando per una più chiara (e armonizzata) etichettatura, più trasparente e comprensibile per l’utente, con indicazioni precise su disabilità, performance, ricaricabilità. Fino all’ipotesi, allo studio, di caricatore unico anche per le batterie degli LMT, come già normato per i cellulari e dispositivi similari.
Sul fronte ambientale, sono numerose le prescrizioni migliorative del nuovo regolamento. A partire dai robusti obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili da parte dei produttori: il 45% entro la fine del 2023, il 63% entro la fine del 2027, il 73% entro la fine del 2030.
Si stima che il totale delle batterie industriali (che includono le batterie destinate all’accumulo) possa passare dalle attuali 0.7 milioni di tonnellate a quasi 4,4 milioni di tonnellate nel 2035. Tra queste il ruolo preponderante sarà ricoperto dalle batterie per veicoli elettrici, i quali dovrebbero rappresentare circa l’87% delle quote di mercato.
“Le batterie - prosegue l’on. Variati - rappresentano un elemento cruciale sia nel piano per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia sia per rispettare gli obiettivi climatici definiti nell’accordo di Parigi. Obiettivi resi sempre più ambiziosi dalla giusta scelta della Commissione di accelerare la riduzione delle emissioni e di aumentare le quote di rinnovabili”.
Lo scorso 18 Maggio la Commissione ha presentato il proprio piano Repower EU, con lo scopo di ridurre la dipendenza dei combustibili fossili. Nel piano la Commissione riconosce come l'accumulo di energia, ed il ruolo delle batterie, rappresenta una tecnologia fondamentale per la sicurezza nell’approvvigionamento e per favorire l'integrazione delle energie rinnovabili. In questa logica, garantire una produzione europea di batterie significa anche assicurare una autonomia strategica, correggendo errori storici fatti ad esempio sul fotovoltaico: di cui fu incentivata la commercializzazione senza favorire la creazione di un corrispondente settore industriale europeo.