“Sì al cambiamento ma con più tempo e flessibilità per gli Stati membri. Il voto di questa mattina in Commissione industria ed energia è solo un passaggio del nostro lavoro, ma la nostra posizione sull'efficienza energetica degli edifici è sempre stata molto chiara, coerente e costruttiva. Costruttiva per i cittadini, per l'ambiente e per raggiungere al meglio gli obiettivi che sono quelli di minore consumo di energia, bollette più basse, case più salubri e moderne. Ciò che siamo certi le persone vogliono. Come PD per settimane, dentro il Gruppo dei Socialisti e Democratici, abbiamo costantemente lavorato e siamo riusciti a migliorare tutti gli aspetti più delicati della proposta e abbiamo ottenuto di più: più ampi margini sulle flessibilità riconosciute agli Stati membri, deroghe possibili per ragioni di fattibilità economica, tecnica e per mancanza di forza lavoro qualificata, aldilà di quelle già previste per edifici storici, protetti e di valore architettonico, svuotamento delle sanzioni e maggiore impegno sulle risorse che dovranno essere messe a disposizione”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia dopo il voto positivo della commissione parlamentare sulla direttiva Epbd sull'efficienza energetica degli edifici.
“Quello di oggi in Commissione Industria ed Energia – ha spiegato Toia - è solo un passaggio: la prossima tappa sostanziale sarà quella dell'aula e nelle prossime settimane lavoreremo sugli altri aspetti dove è possibile migliorare la posizione iniziale del Parlamento che andrà ancora confrontata e negoziata con gli Stati membri. Portare a casa un risultato significa sedersi al tavolo e negoziare, una fase dopo l'altra. La destra intanto si metta d'accordo con sé stessa. Dice di voler frenare su tutto mentre è in una enorme e non spiegata contraddizione perché il loro Governo ha già dato l'ok a un insoddisfacente impianto di proposte il 25 ottobre”.