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Feb

Nuove regole su diritti elettorali dei cittadini Ue "mobili"

La plenaria di Strasburgo del Parlamento Ue ha adottato due proposte sui diritti elettorali dei cittadini dell'Ue residenti in un altro Stato membro, in relazione alle elezioni europee e comunali, nel primo caso con 500 voti a favore, 143 contrari e nove astensioni, e nel secondo con 504 voti a favore, 79 contrari e 69 astensioni. 

Sostanzialmente, l'Eurocamera chiede di eliminare le cosiddette disposizioni di "deroga", che consentono a uno Stato membro di limitare i diritti elettorali dei cittadini di altri Paesi dell'Ue quando questi rappresentano più del 20% di tutti i cittadini dell'Ue residenti nel suo territorio. Anche la possibilità di riservare ai propri cittadini le posizioni di vertice dei governi locali "dovrebbe essere eliminata", sostengono i deputati. Inoltre, l'aula chiede: norme vincolanti su sistemi per procedere in modo proattivo alla registrazione degli elettori, non appena un cittadino si registra come residente in un altro Paese dell'Ue; informazioni sui diritti elettorali e sulle scadenze da offrire ai residenti dell'Ue appena registrati in una lingua ufficiale dell'Unione che essi parlano; l'applicazione di standard identici a tutti i cittadini dell'Ue (siano essi cittadini del Paese o di un altro Stato membro) che intendono candidarsi alle elezioni. Infine, il Parlamento invita gli Stati membri a "rendere più facile l'esercizio dei diritti elettorali per i gruppi vulnerabili, tra cui le persone con disabilità e malattie mentali". Tocca ora al Consiglio decidere come modificare le regole, ora che Strasburgo ha completato il suo ruolo, che sul tema è "consultivo".