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Mag

Indicazioni geografiche: più forza e più protezione grazie a Europarlamento

La DOP Economy vale, a livello europeo, quasi 80 miliardi di euro. Non si tratta più di una semplice questione culturale di qualche Stato membro, ma di un vero patrimonio economico, sociale e politico europeo. Con il testo adottato dalla Commissione Agricolture del Parlamento, con cui andremo al negoziato con i ministri già prima dell'estate, potremo creare il primo testo unico europeo sulle produzioni di qualità.

L’approvazione unanime in Commissione Agricoltura della nostra posizione sul nuovo regolamento per DOP e IGP conferma la volontà del Parlamento europeo di far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione dei prodotti di qualità, e la trasparenza verso i consumatori. Sono molte le novità che abbiamo voluto inserire come delegazione del Partito Democratico, a partire dall'obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l'origine della materia prima principale, in un'ottica di maggiore trasparenza nei confronti di tutti i consumatori. Non solo, su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia.

I prodotti ad indicazione geografica beneficeranno poi di protezione ex-officio, quindi automatica, anche online. Nel caso in cui vengano utilizzati come ingredienti, sarà invece necessaria un'autorizzazione scritta da parte dei rispettivi consorzi di tutela, a beneficio dei quali proponiamo anche di semplificare le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione. 

Come Europarlamento abbiamo anche chiarito il ruolo dell’Ufficio europeo dei brevetti, l’Euipo, che dovrà avere un ruolo puramente consultivo e su questioni tecniche, mentre l’interlocutore principale dei produttori resterà la Direzione Generale agricoltura della Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali.

La DOP Economy vale, a livello europeo, quasi 80 miliardi di euro. Non si tratta più di una semplice questione culturale di qualche Stato membro, ma di un vero patrimonio economico, sociale e politico europeo. Con il testo adottato dalla Commissione Agricolture del Parlamento, con cui andremo al negoziato con i ministri già prima dell'estate, potremo creare il primo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che rafforzerà la protezione, la promozione e la sostenibilità delle nostre Indicazioni geografiche, conosciute in tutto il modo come sinonimo di qualità ed eccellenza, grazie alla passione e alla competenza dei nostri agricoltori e produttori.


Paolo De Castro