Intervento di Alessandra Moretti, europarlamentare del Partito democratico, durante la Plenaria a Strasburgo sull’adesione dell'UE alla convenzione di Istanbul.
"Quando mi trovo insieme a tante donne, penso che, secondo i dati, una di loro ogni tre ha subito una violenza fisica o sessuale, spesso per mano di una persona vicina, magari un famigliare. Sono numeri spaventosi quelli che fotografano la condizione femminile.
La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani che non possiamo più tollerare. Prevenire queste violenze, proteggere le vittime e perseguire gli autori è un atto dovuto alle 150 milioni di ragazze che ogni anno nel mondo subiscono stupri o violenze sessuali.
La convenzione di Istanbul rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante ratificato dalla maggioranza degli stati europei e quello di oggi è un altro passo decisivo ma non sufficiente.
La Convenzione deve essere accompagnata da una forte politica culturale che si realizza prima di tutto all’interno delle scuole con l’educazione alla sessualità e alla salute sessuale; per crescere delle donne e degli uomini capaci di rispettare sé stessi, capaci di farsi rispettare, capaci di difendere la propria salute. Dobbiamo crescere una generazione emancipata dalla violenza; una società dove ognuno si senta al sicuro, libero di essere sé stesso senza paura di molestie, abusi, discriminazioni”.