«La salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità saranno i fari della politica europea nei prossimi decenni. Non potrebbe essere altrimenti, ma le misure che la Commissione, il Parlamento e il Consiglio adotteranno per sostenere la transizione devono tenere conto delle differenze e delle peculiarità del tessuto economico e sociale dei singoli territori. Vale per il nuovo regolamento sull’ecodesign - che definirà il ciclo di vita e le caratteristiche che dovranno avere moltissimi prodotti dal tessile all’elettronica, dagli elettrodomestici ai giocattoli per essere immessi nel mercato unico - in cui prevediamo di inserire clausole a salvaguardia delle medie, delle piccole e soprattutto delle micro imprese. Perché è chiaro che non ci può essere una misura uguale per tutti in grado di essere recepita nello stesso modo dalla grande multinazionale come dal piccolo artigiano. Vale anche per la revisione del regolamento imballaggi che nelle intenzioni della Commissione prevede il bando alla plastica monouso, introducendo il principio del riuso a scapito del riciclo. Ricordo che l’Italia è un caso virtuoso in ambito di riciclo degli imballaggi, tanto da aver raggiunto oramai il tasso del 70%, - obiettivo stabilito dall’Unione europea - con ben nove anni di anticipo rispetto all’obbligo della legislazione. Le tecnologie adottate e le competenze acquisite sul campo fanno del nostro paese la punta avanzata in un settore che occupa nel suo complesso 7,5 milioni di persone, conta 1 milione di aziende e fattura circa duemila miliardi di euro l’anno».
Lo ha dichiarato l’europarlamentare del Partito democratico Alessandra Moretti al termine di una giornata dedicata alle imprese. Questa mattina a Bruxelles, Moretti ha incontrato una delegazione di 30 tra funzionari e piccoli imprenditori di CNA Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige mentre nel pomeriggio ha partecipato al convegno della Rappresentanza italiana presso la Ue sulla revisione del regolamento imballaggi con i rappresentanti di Confindustria.