“L'Unione europea e gli stati membri hanno affrontato negli ultimi anni una enorme sfida per la salute pubblica, con mezzi talvolta non adeguati e senza una strategia di insieme che fosse stata in grado di tutelare la salute dei cittadini.

 Da qui la necessità di elaborare una strategia per la prevenzione, la sorveglianza e il monitoraggio epidemiologico, il potenziamento della sanità territoriale. Era fondamentale attrezzare sia l’Unione che gli stati per rispondere a potenziali future crisi sanitarie.

 Con questo voto in commissione, il Gruppo S&D ha mantenuto la promessa di preparare meglio l'UE alle future pandemie. Abbiamo approvato un rapporto completo che chiede maggiori risorse ai sistemi sanitari pubblici e piani coordinati dell'UE e nazionali per la prevenzione e la sorveglianza delle minacce per la salute. Abbiamo anche richiesto che nel futuro la risposta delle autorità pubbliche sia socialmente più giusta, in particolare per sostenere le porzioni di popolazione emarginate, che hanno maggiormente sofferto le conseguenze delle pandemie; siamo intervenuti anche sulla prospettiva estera, per la creazione di un sistema internazionale equo che promuova l'interesse pubblico e l'accesso globale alle contromisure mediche, alle cure e ai vaccini. Questa relazione diventerà il riferimento per le future misure legislative e iniziative politiche sia a livello dell'UE che a livello nazionale, e siamo orgogliosi dell'approccio progressista che abbiamo adottato." Ha dichiarato Alessandra Moretti, europarlamentare del Partito democratico e relatrice per il Gruppo S&D.

 Il report formula pertanto raccomandazioni agli Stati membri che coprono molto più della dimensione sanitaria della pandemia e sono strutturate attorno a quattro pilastri distinti: salute, democrazia e diritti fondamentali, impatto socioeconomico e, infine, l'UE e il mondo.

 Il prossimo passo: voto in Plenaria nella sessione di Strasburgo di Luglio 2023