14
Giu

Batterie e rifiuti di batterie. Testo finale

Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha approvato l'accordo raggiunto con il Consiglio per la revisione delle norme Ue sulle batterie e sui rifiuti relativi. Il testo e' stato approvato con 587 voti a favore, 9 contrari e 20 astensioni. La nuova legge tiene conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future del settore e coprira' l'intero ciclo di vita delle pile, dalla progettazione alla fine del ciclo di vita. Le misure chiave del regolamento prevedono: una dichiarazione ed etichetta obbligatoria dell'impronta di carbonio per le batterie dei veicoli elettrici (Ev), per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (Lmt), ad esempio per scooter e biciclette elettriche, e per le batterie industriali ricaricabili con una capacita' superiore a 2kWh; la progettazione delle batterie portatili negli elettrodomestici in modo tale che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente; un passaporto digitale per le batterie Lmt, le batterie industriali con capacita' superiore a 2 kWh e le batterie Ev; una politica di due diligence per tutti gli operatori economici, ad eccezione delle Pmi. Inoltre, la norma prevede obiettivi di raccolta dei rifiuti derivati dalle batterie piu' severi. Per le batterie portatili, e' previsto un aumento al 45 per cento entro il 2023, 63 per cento entro il 2027 e 73 per cento entro il 2030.

Per le batterie Lmt al 51 per cento entro il 2028 e al 61 per cento entro il 2031. Previsti anche livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di pile. Il 50 per cento di litio entro il 2027, l'80 per cento entro il 2031. Cobalto, rame, piombo e nichel al 90 per cento entro il 2027 e 95 per cento entro il 2031. La nuova norma indica anche livelli minimi di riutilizzo di materiali riciclati da produzione e consumo, da utilizzare nelle nuove batterie. Otto anni dopo l'entrata in vigore del regolamento, i livelli dovranno essere al 16 per cento per il cobalto, 85 per cento per il piombo, 6 per cento per il litio e 6 per cento per il nichel. 13 anni dopo l'entrata in vigore passeranno al 26 per cento per il cobalto, 85 per cento per il piombo, 12 per cento per il litio e 15 per cento per il nichel. Dopo il voto finale in plenaria, il Consiglio dovra' ora approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Ue e della sua entrata in vigore.