"Con l'uso illecito dei software di sorveglianza, la democrazia stessa è in gioco". Lo afferma la plenaria di Strasburgo del Parlamento Ue in una risoluzione - approvata con 411 voti a favore, 97 contrari e 37 astensioni - basata sull'indagine di un anno della commissione speciale sull'uso di Pegasus e di spyware di sorveglianza equivalenti (Pega). Per porre fine immediatamente alle pratiche illecite nell'uso di spyware, i deputati sostengono che il ricorso a un software di sorveglianza "dovrebbe essere consentito solo negli Stati membri in cui le accuse di abuso sono state oggetto di indagini approfondite, la normativa nazionale è in linea con le raccomandazioni della Commissione di Venezia e la giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Ue, e le norme sul controllo delle esportazioni sono applicate correttamente". Il Parlamento auspica l'introduzione di norme Ue sull'uso di spyware da parte delle autorità di contrasto, che dovrebbero poter ricorrere a questa misura "solo in casi eccezionali, per uno scopo predefinito e per un periodo di tempo limitato"