Proiezione di “Io Capitano” di Matteo Garrone al Parlamento Europeo. 500 spettatori e lunga standing ovation. Un evento, alla presenza del regista e dei giovani che hanno ispirato il film, voluto dall’eurodeputato S&D Pietro Bartolo
Bartolo: “Portare questo film dentro il Parlamento europeo era necessario e urgente”. Garrone: “Non mi interessa il dibattito politico di destra e sinistra. Ho voluto raccontare la migrazione dal loro punto di vista. Salvare vite è sempre giusto”
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Grande emozione e una lunga standing ovation al Parlamento europeo per la proiezione di “Io Capitano”, il film di Matteo Garrone premiato con il Leone d’argento all’ultimo festival di Venezia. Il regista, insieme a Mamadou Kouassi e Fofana Amara che hanno ispirato la storia del film ed a Paolo del Brocco, Ceo di Rai Cinema, sono stati ospiti di un evento voluto e organizzato dall’Europarlamentare S&D Pietro Bartolo.
“Ringrazio il Maestro per questo capolavoro – ha detto Bartolo - Mi occupo di migrazione e per me portare al parlamento questo film era necessario e urgente. È un film che racconta il punto di vista di chi intraprende il viaggio e che fa molto riflettere. Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e i colleghi Brando Benifei e Massimiliano Smeriglio che mi hanno aiutato nell’organizzazione di questa serata. Sono convinto che il film è arrivato al cuore di tutti così come è arrivato al mio”.
“Volevo raccontare un controcampo – ha detto Garrone - Siamo abituati a uno sguardo dall’Europa verso l’Africa, io volevo raccontare il viaggio da un’altra angolazione e dal loro punto di vista, orientando quindi la cinepresa dall’Africa verso l’Europa. Il dibattito politico di destra o di sinistra non mi interessa, credo sia sempre giusto salvare vite in mare perché è un principio fondamentale universale”.
Cinquecento gli spettatori che hanno assistito alla proiezione e al dibattito che ne è seguito. Tra questi, numerosi eurodeputati PD (Benifei, Smeriglio, Moretti, Bresso, Toia e Covassi) e rappresentanti di S&D di altri Paesi interessati dal fenomeno migratorio: il maltese Cyrus Engerere, la portoghese Isabel Santos e lo spagnolo Domènec Ruiz Devesa.
Ha portato il suo saluto anche la direttrice dell’Istituto di cultura italiana a Bruxelles, Allegra Iafrati.
Mamadou Kouassi e Fofana Amara, le cui storie hanno ispirato il film, hanno raccontato il ricordo del loro viaggio. Alla platea i due giovani, arrivati giovanissimi in Italia hanno rilanciato il loro auspicio: “Speriamo che Io Capitano sia un modo per farci comprendere dai nostri coetanei europei. Le sofferenze per arrivare in Europa sono grandissime. L'unico modo per evitarle è avere canali di ingresso sicuri, senza dare più i soldi a Libia e Tunisia che calpestano i diritti umani". Grandissima emozione anche quando Fofana Amara ha chiesto un minuto di silenzio in onore di tutte le morti in mare.