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Etichette più trasparenti per la colazione degli europei

L'approvazione della cosiddetta “Direttiva breakfast” con 522 voti favorevoli (circa il 90 per cento del Parlamento) comporterà la promozione di nuove norme di denominazione di vendita e di etichettatura di alimenti di largo consumo come miele, succhi di frutta, marmellate. 

Il Parlamento europeo ha compiuto un ulteriore passo in avanti nel contrasto alle frodi alimentari rafforzando quegli obiettivi di trasparenza e qualità che l’Europa sta perseguendo da tempo sul piano delle politiche alimentari. 

L’approvazione della cosiddetta “Direttiva breakfast” con 522 voti favorevoli (circa il 90 per cento del Parlamento) comporterà infatti la promozione di nuove norme di denominazione di vendita e di etichettatura di alimenti di largo consumo come miele, succhi di frutta, marmellate. 

Ogni confezione di questi prodotti dovrà riportare sull’etichetta accanto al nome commerciale del prodotto, anche il paese di origine della materia prima raccolta o coltivata, compreso lo zucchero. Qualora la provenienza fosse molteplice, ciascun paese di origine dovrà essere indicato in ordine decrescente e con la percentuale presente nella miscela. 

Si comprende facilmente, essendo noto il potenziale produttivo di qualità del nostro Paese, come questa Direttiva segni per l’Italia un traguardo: per i consumatori certo, ma anche per la produzione dei 65 mila apicoltori italiani, protetti dall’ulteriore previsione dell’istituzione di un centro europeo di analisi del miele, che potenzierà e migliorerà i controlli anche attraverso test sistematici. 

A gennaio inizieranno dunque i negoziati tra il Parlamento, i Ministri Ue e la Commissione per arrivare ad un accordo entro questa legislatura in modo da avere- già nel 2024 e insieme alle nuove regole sulla produzione di qualità (Dop e Igp)- diversi strumenti a disposizione per rendere il settore agricolo e agroalimentare più competitivo, sostenibile, trasparente, a garanzia della salute dei consumatori ma anche di quel Made in Italy su cui si fonda il nostro sistema economico. 

Un passo avanti per l’Europa, un passo avanti per l’Italia.


Camilla Laureti