“Ho incontrato questa mattina al presidio davanti al Parlamento europeo le lavoratrici de La Perla, accompagnate dai rappresentanti sindacali. Sono tutte donne (quasi 300) e sono tutte in possesso di competenze e abilità straordinarie e rare al servizio di prodotti di altissima gamma e qualità.
Mi ha colpito la loro voglia di trasmettere a generazioni più giovani le loro abilità nel modellare, cucire, assemblare tessuti e pezzi di raro pregio. È uno scandalo che siano senza stipendio da 4 mesi.
Le Speculazioni del fondo che ora è proprietario sono inaccettabili.
La proprietà ha avuto un comportamento inaccettabile. Presentandosi da remoto per interposta persona al tavolo ministeriale, senza piano industriale e senza certezze sui salari. La Finanza speculativa non può sostituire l’economia reale.
Parliamo di donne, con famiglie che vogliono solo lavorare e vedere rispettati i propri diritti.
Faremo di tutto come parlamentari europei del Partito democratico per premere sul governo e il ministero competente perché le straordinarie donne della Perla vedano salvaguardati il loro lavoro e la loro preziosa professionalità
E per lottare per un’Europa che protegga il lavoro e la coesione sociale e non solo i flussi di capitali”.
Così in una nota Elisabetta Gualmini, europarlamentare del Partito democratico.