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Feb

Via libera alle reti Ue ad alta capacitá

La rapida evoluzione delle tecnologie, la crescita esponenziale del traffico a banda larga e la crescente domanda di connettività avanzata hanno subito un'ulteriore accelerazione nel corso della pandemia COVID-19. Per questo motivo l'Unione Europea ha fissato nuovi obiettivi per il 2030, adeguati alle esigenze di connettività previste per il futuro: tutte le abitazioni europee dovranno essere coperte da una rete gigabit, così come tutte le aree popolate dovranno essere coperte da reti wireless ad alta velocità di nuova generazione con prestazioni almeno equivalenti a quelle del 5G.

Il digitale sta cambiando profondamente le nostre vite. Siamo di fronte ad una transizione ricca di opportunità e sfide. Per far sì che le trasformazioni in atto si traducano in una storia di crescita ed inclusione, occorre partire dal garantire una connettività eccellente, affidabile e sicura per tutti e ovunque.

Un'infrastruttura digitale di alta qualità, con reti ad altissima capacità, è infatti alla base di tutti i settori di un'economia moderna e innovativa, nonché strumento essenziale affinché i cittadini possano usufruire di servizi innovativi, basti pensare ad esempio alle frontiere della telemedicina. 

La rapida evoluzione delle tecnologie, la crescita esponenziale del traffico a banda larga e la crescente domanda di connettività avanzata hanno subito un'ulteriore accelerazione nel corso della pandemia COVID-19. Per questo motivo l'Unione Europea ha fissato nuovi obiettivi per il 2030, adeguati alle esigenze di connettività previste per il futuro: tutte le abitazioni europee dovranno essere coperte da una rete gigabit, così come tutte le aree popolate dovranno essere coperte da reti wireless ad alta velocità di nuova generazione con prestazioni almeno equivalenti a quelle del 5G.

Per raggiungere questi obiettivi, questa nuova legge accelera, semplifica e riduce i costi dell'installazione delle infrastrutture di rete. In particolare, si prevediamo un'adeguata pianificazione e l’ uso condiviso delle infrastrutture, un maggiore coordinamento nelle opere civili, consentendo agli operatori di telecomunicazioni di collaborare con progetti di lavori pubblici per installare contemporaneamente cavi in fibra ottica, riducendo le interruzioni e accelerando l'espansione della banda larga, e infine definiamo l'istituzione di procedure di autorizzazione semplificate e snelle per ridurre gli oneri amministrativi sia per gli operatori che per le amministrazioni nazionali.

Misure volte a promuovere economie di scala per gli operatori e le imprese coinvolti, ma non solo. Obiettivo del mio lavoro di relatrice per il Gruppo dei Socialisti e Democratici è stato anche assicurare che il provvedimento metta l’accento sugli investimenti necessari a garantire l'installazione di reti ad altissima capacità anche nelle regioni rurali, remote o scarsamente popolate, così come nelle case popolari. Nell’Europa che vogliamo la rete e le sue opportunità devono essere bene comune. 


Beatrice Covassi