L’Europa unita si costruisce con passi avanti concreti per realizzare un’Unione sempre più stretta tra cittadini e tra Paesi membri, in grado di allargare diritti e opportunità e di realizzare un mercato europeo dove la tutela sociale non sia mai secondaria, specie in un momento in cui inflazione e difficoltà economiche tornano a toccare la vita di famiglie, lavoratori e imprese.
Un esempio del lavoro che stiamo portando avanti con questo tipo di finalità riguarda l’approvazione del Regolamento europeo sulla raccolta e sulla condivisione dei dati relativi ai servizi di affitto di alloggi a breve termine. Si tratta di un importante nuovo tassello del mosaico europeo, insieme alle norme sui colossi big tech, sull’intelligenza artificiale e sui lavoratori delle nuove precarietà digitali, per rendere le nostre società più vivibili, più giuste, al passo con le sfide di oggi.
Come relatore che ha seguito il negoziato per conto del Gruppo dei Socialisti e Democratici, sono fiero di questo risultato: le nostre priorità sono state tutte confermate.
La normativa armonizza e rende più trasparenti le procedure di registrazione tra host, piattaforme online e autorità competenti. Gli host riceveranno un numero di registrazione, le piattaforme online dovranno assicurarsi che le informazioni fornite dagli host siano corrette e le autorità potranno agire in caso di uso fraudolento delle piattaforme.
E' la fine del far west attuale. Sicuramente le piattaforme online di affitti brevi hanno stimolato l'economia del turismo, ma hanno anche portato alla cosiddetta “gentrificazione turistica” delle città, minandone la vivibilità e l'accessibilità degli alloggi. Non possiamo dimenticare gli studenti universitari che pochi mesi fa dormivano in tenda nelle piazze italiane, manifestando contro il caro affitti per i fuori sede. E questo problema riguarda anche lavoratori e famiglie alle prese con un mercato immobiliare fuori controllo. Oggi alcune piattaforme non rispettano gli obblighi esistenti e gli Stati si muovono in ordine sparso: il vuoto legislativo proprio in materia di affitti brevi è un problema reale, anche in Italia.
La normativa approvata armonizza le procedure di registrazione tra host, piattaforme online e autorità competenti. Non si tratta della soluzione definitiva al problema, ma è senz'altro un primo passo per dare agli Stati membri gli strumenti necessari per legiferare.
Le regole erano attese da tempo e adesso, finalmente, sarà più facile realizzare politiche efficaci rispetto a un settore in continua crescita come quello degli affitti brevi. L’Europa che vogliamo, capace di imporre regole utili ed efficaci anche a chi ha un grande potere come le piattaforme digitali, si costruisce passo dopo passo con scelte come questa.
Brando Benifei