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Mar

Toia: L’Italo-follia della destra: due o tre verità sulle case green

“Fanno conti sballati e non considerano i vantaggi per l'economia e l'occupazione, oltre che per l'ambiente.

Questa Direttiva sarà un grande risultato per il costo delle bollette delle famiglie, per la salute dei cittadini che respirano aria malsana e per quello che paghiamo importando gas da altri Paesi.

Ma c'è un altro grande risultato che la destra cerca di nascondere ed è il rilancio di interi comparti economici, come l'edilizia e tutto l'artigianato che lavora nelle tecnologie degli infissi, del riscaldamento e del raffrescamento, e di conseguenza dell'occupazione.

Invece di vaneggiare facendo conti campati in aria sui costi per le famiglie, qualcuno vuole fare i conti dei posti di lavoro e di quante piccole e medie imprese artigiane ed edili cresceranno?

La Direttiva non pone nessun obbligo per i proprietari ma affida allo Stato un obiettivo di risparmio energetico e solo dopo aver riclassificato la prestazione di tutti gli edifici per intervenire innanzitutto su quelli più inefficienti dove vivono le famiglie che hanno maggiore bisogno di risparmiare sulle bollette.

I costi delle famiglie possono essere ridotti non solo perché risparmieranno sulle bollette ma soprattutto se Stato e Regioni decidono, come devono, di investire i fondi disponibili nel PNRR, in RePowerEU e nei Fondi di Coesione, ricevuti proprio dall'Europa, utilizzandoli per sostenere le famiglie con misure virtuose.

Le risorse europee ci sono e il piano è fattibile!

Risparmio di energia e di soldi, lavoro, salute e valorizzazione del patrimonio edilizio: la "italo-follia" è dire no, eppure è quella cui assistiamo!”


Così in una nota Patrizia Toia, europarlamentare del Partito democratico e vice presidente della commissione Itre al Parlamento europeo.