L'Unione europea ha “due obiettivi che considero imprescindibili: regolazione e unificazione dei mercati dell'energia per evitare speculazioni e far sì che il minor prezzo delle rinnovabili abbatta efficacemente le bollette” e “controllo dell'efficacia e dell'attuazione dei piani nazionali Energia e Clima perché gli obiettivi al 2030 vengano effettivamente raggiunti. Cosa che non tutti i governi, a partire da quello italiano, si stanno impegnando realmente a fare”. Lo ha detto, intervenendo nel dibattito della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, Annalisa Corrado, eurodeputata responsabile nazionale clima, Agenda2030, green economy e conversione ecologia del PD.
“Sul futuro dell'energia – ha spiegato - si giocano alcune partite cruciali: la qualità della vita delle persone, la competitività delle PMI, la tenuta del comparto industriale europeo nella competizione globale e un ruolo primario per l'Europa nello scacchiere geopolitico. Per tutte queste sfide serve accelerare l'uscita dalla dipendenza dai combustibili fossili, puntando su efficienza energetica, economia circolare, elettrificazione dei consumi e fonti rinnovabili”.
Corrado ha quindi ricordato che “siamo lontani dagli obiettivi al 2030, a partire dal 42,5% di energia da fonti rinnovabili. Non serve più tempo, non lo abbiamo. Servono più strumenti e investimenti comuni perché gli stati membri accelerino, senza lasciare indietro nessuno”.