Sulla peste suina il ministro Lollobrigida si presenta oggi a Bruxelles con risultati pessimi e il solo annuncio di un documento con i tedeschi dagli obiettivi generici. Più che di documenti, abbiamo bisogno di fatti concreti di fronte ad un allargamento del contagio in Italia.
Come ha detto la UE dal 2022 ad oggi il nostro paese ha fatto molto poco per contrastare la peste suina, sottovalutando colpevolmente il fenomeno. Il risultato è che gli allevatori italiani sono in allarme con danni all’esportazione che si avvicinano ai 30 milioni di euro al mese a causa delle restrizioni imposte. Restrizioni che servono a poco se il governo non interviene in modo efficace sull’abbattimento dei cinghiali. Anche sui ristori siamo molto indietro. Il commissario straordinario è stato fino ad ora inefficace e evanescente come dimostrano tutti i dati.
A Bruxelles al consiglio europeo dell’agricoltura oggi va in scena la totale incapacità del governo italiano a fronteggiare un’emergenza nota da ormai due anni.
Così in una nota Dario Nardella, europarlamentare del Partito democratico e coordinatore dei socialisti e democratici in commissione agricoltura del Parlamento europeo.