“Le preoccupazioni dei produttori e degli operatori economici interessati dalle direttive del nuovo regolamento sulla deforestazione sono legittime e comprensibili così come è altrettanto comprensibile che la Commissione voglia tutelare gli operatori perché abbiamo sempre detto che non possiamo scaricare sui i piccoli produttori i costi della transizione ecologica – commenta l’eurodeputato del Partito democratico Antonio Decaro –Presindente della Commissione ambiente del Parlamento europeo -. Ma il rinvio di un anno non sia una mano tesa alle richieste, di alcuni Stati membri, di bloccare il percorso contro la deforestazione in favore di una proroga dello status quo.
Rimandare l’introduzione di del regolamento significa partire già sconfitti, a maggior ragione se la richiesta di proroga di 12 mesi non è accompagnata da un pacchetto di incentivi e indicazioni che aiutino a snellire le procedure e velocizzare la transizione che ad oggi ricadrebbe sui produttori. Solo in questo caso il rinvio dell’entrata in vigore del pacchetto contro la deforestazione potrebbe avere un senso. Spero – conclude Decaro - nessuno abbia dimenticato il disastro ambientale e i rischi che corriamo se non interveniamo subito per bloccare la massiccia operazione di deforestazione che è in corso in tutto il pianeta, Europa compresa.