“L’appoggio di dieci paesi UE tra cui l’Italia alla proposta della Commissione di mettere dazi alle auto elettriche cinesi è un errore strategico che costerà caro all’economia italiana. Questa decisione innescherà un’escalation con una guerra di dazi: è verosimile che la Cina risponderà alla decisione europea con ulteriori dazi a carico dei produttori europei e, soprattutto, nei settori dell’agroalimentare e del manifatturiero. Settori in cui l’Italia è leader mondiale.
Il nostro paese è la sesta economia al mondo per export con 670 miliardi di dollari (626 miliardi di euro secondo l'Istat) e non può che risultare danneggiata da una guerra dei dazi con la Cina. In particolare l’export agroalimentare italiano vale 65 miliardi di euro e cresce ogni anno del 5% verso il mercato cinese.
La Commissione europea dovrebbe concentrarsi piuttosto sul principio di reciprocità, che rappresenta un modello molto più efficace di tutela della competitività europea senza mortificare la potenza di esportazione dei nostri produttori con un'errata politica dei dazi.
Come socialisti e democratici chiediamo di aprire un dialogo con la Cina per garantire condizioni di parità in un settore così importante per l’Unione europea”.
Così in una nota Dario Nardella, europarlamentare del partito democratico.