“In Libano l’Europa c’è, quello che manca è la coerenza e l’unità dei Governi. Eppure, ciò che abbiamo fatto di buono nella storia, lo abbiamo fatto quando siamo stati capaci di superare gli egoismi nazionali per guardare più lontano.
Stiamo cercando di farlo per la guerra di Putin all’Ucraina, ma purtroppo non di fronte alle guerre del levante, in particolare a Gaza e in Libano, dove è in atto, invece, un’escalation che minaccia le stesse fondamenta, anche giuridiche, dell’attuale sistema internazionale.
L’attacco alla missione Unifil in Libano, voluto dal Governo Netanyau per ridefinire in maniera unilaterale il volto del medio oriente, contiene questo rischio, e anche per questo va condannato.
I Governi europei devono cambiare passo, mettere da parte i nazionalismi e ricercare tutti il rafforzamento della politica estera comune, per esistere e incidere.
È ora di avviare un’iniziativa europea per la pace con un impegno diretto e di altissimo livello: rilascio immediato degli ostaggi israeliani, cessate il fuoco a Gaza e in Libano a tutela di tutte le popolazioni, per riaprire un processo diplomatico e costruire una soluzione politica, unica garanzia per una pace duratura”.
Così durante la Plenaria di Strasburgo Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd, nel dibattito sulla necessità di un cessate il fuoco in Libano e di preservare la missione UNIFIL.