02
Dic

Eurodeputati Pd: Su crisi automotive serve iniziativa urgente della Commissione senza passi indietro sul green deal

La nuova Commissione europea deve prendere subito una “iniziativa urgente” per chiarire come affrontare la grave crisi del settore automotive in modo che la transizione verde non lasci indietro nessuno. È quanto chiedono gli eurodeputati del Partito Democratico, rigettando “la narrazione sbrigativa e manipolatoria di chi se la prende con il Green Deal, quando i commissari in audizione hanno confermato senza tentennamenti che dal percorso segnato non si torna indietro”.

“Il primo grande banco di prova della neo-insediata Commissione Europea - spiegano gli europarlamentari democratici - è rappresentato dalla grave crisi che sta investendo il settore dell’automotive. In Germania, i sindacati stanno reagendo con forza, annunciando il più grande sciopero nella storia del gruppo Volkswagen. In Italia, invece, la situazione non è meno drammatica: con le dimissioni dell’amministratore delegato del gruppo Stellantis e anni di accuse di cattiva gestione, migliaia di operai, come quelli di Pomigliano d’Arco, stanno scioperando contro i licenziamenti annunciati. Si stima che i posti di lavoro a rischio sono tra i 25 e i 50 mila. Riteniamo che la tutela dei lavoratori debba essere una priorità nell’agenda della transizione ecologica e confidiamo in un impegno tempestivo e concreto. È troppo tempo che non si affrontano le politiche industriali comunitarie e in particolare nel nostro Paese si naviga a vista senza una reale strategia industriale. Siamo chiamati a un nuovo e ambizioso impegno per coniugare lavoro e de-carbonizzazione come indicato dall’agenda Draghi. Rigettiamo pertanto la narrazione sbrigativa e manipolatoria di chi se la prende con il green deal, quando i commissari in audizione hanno confermato senza tentennamenti che dal percorso segnato non si torna indietro. Pertanto - concludono - chiediamo che la Commissione assuma una iniziativa urgente in cui venga chiarito quanto prima come si intenda approcciare la crisi dell’automotive e come si intenda supportare la transizione verde dell’automotive (e più in generale della mobilità), in modo che sia effettuata in maniera giusta, che non lasci indietro nessuno, proteggendo il lavoro e i lavoratori, eventualmente attivando misure di soccorso straordinario, come fatto con SURE”.