“L’impegno per politiche di pace da parte dell’Europa continua. In un quadro assai difficile che richiederebbe unità. Non capisco, perciò, la polemica sollevata dal collega DellaValle (M5S) sulla mancata nascita di un Intergruppo per la pace al Parlamento Europeo. Per insediarlo ufficialmente era richiesto il sostegno di almeno tre gruppi politici costituiti. Traguardo che non è stato purtroppo raggiunto dall’“Intergruppo per la pace, la diplomazia e il dialogo multilaterale” che avevamo concepito con Flavio Lotti e gli amici e le amiche della Marcia della Pace PerugiAssisi e poi promosso con la firma mia e quelle di Leoluca Orlando, Michael McNamara e dello stesso Danilo Della Valle. Rappresentanti di quattro gruppi diversi - S&D, Verdi, Renew e Left- come tutti gli altri deputati pronti all’adesione. Soltanto un gruppo - Left - ha però deciso di farsi sponsor dell’iniziativa. Il gruppo S&D di cui faccio parte da “civico” eletto nel PD ha sottoposto decine e decine di proposte di Intergruppo al voto dei suoi membri e purtroppo quella per la pace non ha avuto abbastanza consensi. Un dato che conferma quanto sia in salita in questa fase storica la strada di chi si impegna per dare forza alle politiche e alle iniziative di pace anche nel campo del centrosinistra italiano e della sinistra democratica europea. È una sconfitta, ma certo non è un motivo di rassegnazione. Tanto più che anche nel Pd è aperto un serio e profondo dibattito sull’orientamento delle politiche europee di relazione e cooperazione internazionale e di difesa”.
Lo dice Marco Tarquinio, europarlamentare civico eletto nel Pd.