“Il dibattito di questa mattina ha chiarito che per molti colleghi della destra garantire la libertà d’espressione dovrebbe significare un’Europa dove sui social sia possibile discriminare le donne e dichiarare gli omosessuali dei malati mentali, amplificando questi contenuti tramite gli algoritmi in modo non trasparente e pagando per dare loro più visibilità.
Noi non siamo d’accordo: la maggioranza di questo parlamento ha deciso di difendere davvero la libertà di espressione con regole che ora devono essere implementate senza timidezza.
Commissaria Vicepresidente Virkkunen, non perdiamo ancora tempo: a chi ci ha definito una tirannia chiediamo rispetto e chiariamo che non accettiamo e non accetteremo interferenze nei processi democratici con manipolazioni e abusi di conflitti d’interesse, magari sfruttando ricchezza e potere.
La nostra stessa democrazia è in gioco, dobbiamo fare tutti le scelte giuste.”
Lo ha detto questa mattina Brando Benifei, Presidente della Delegazione per i Rapporti con gli Stati Uniti del Parlamento Europeo, intervenendo a Strasburgo durante il dibattito sulla implementazione del Digital Services Act e sulla protezione della democrazia dalle interferenze straniere.
