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Mine antipersona, Strada: Finlandia e Lituania pronte a produrle perché utili? Fanno solo danni

“Dopo gli annunci dei mesi scorsi, stiamo purtroppo passando ai fatti: Lituania e Finlandia sarebbero pronte a produrre nuovamente mine antipersona, dopo aver annunciato l’addio alla Convenzione di Ottawa che ne vieta l’uso, stoccaggio, la produzione e trasferimento.

Dicono che queste armi siano fondamentali dal punto di vista militare soprattutto alla difesa dei confini europei dalla minaccia di russa. Peccato sia un’idea del tutto illusoria. Le mine antipersona non sono soltanto devastanti per la popolazione civile, sono anche inefficienti dal punto di vista militare.

Le tecnologie degli ultimi 30 anni - dai droni ai sistemi integrati di guerra – hanno reso le mine antipersona obsolete, in parte lo erano già 30 anni fa. Uno studio in ambito militare degli anni ’90 sosteneva già all’epoca che le mine creavano solo un falso senso di sicurezza per le posizioni difensive, che potevano essere penetrate in poche ore. E di recente diversi alti esponenti militari europei si sono detti contrari al ritiro da Ottawa.

La verità è che le mine antipersona richiedono altissimi costi di installazione e sorveglianza, e soprattutto rendono difficilissime le operazioni umanitarie post-conflitto e sono devastanti per le popolazioni civili.

Nonostante questo ad aprile il Parlamento ha approvato un emendamento che giustifica la scelta di uscire dai trattati di Ottawa e di Oslo. E il Consiglio, a cui abbiamo presentato nello stesso periodo un’interrogazione urgente per sapere se intendesse condannare il ricorso alle munizioni a grappolo, ha risposto solo oggi dicendosi 'preoccupato’ per il loro uso. Oltre a essere preoccupato intende anche fare qualcosa in merito?".


Cecilia Strada, eurodeputata PD