10
Set

Dazi, Benifei: No a ricatti e coercizione, europarlamento lavori su tutele prodotti europei

Trump minaccia sanzioni all’Europa perché non gli piacciono le nostre leggi e von der Leyen sorvola su tutto questo nel discorso odierno: ma non possiamo farci ricattare e nessun accordo può basarsi sulla coercizione e le minacce. Il presidente del PPE Manfred Weber ha detto che l’accordo UE-USA non gli piace ma va sostenuto per senso di responsabilità.

Io credo invece che abbiamo la responsabilità politica di dire la verità ai nostri concittadini e cioè che non possiamo accettare l’accordo così com’è oggi se vogliamo fare il bene e gli interessi degli europei. La Commissione Europea ha portato avanti un lavoro difficile, alcuni governi come quello italiano, invece, hanno da subito boicottato questo sforzo prostrandosi all’amministrazione americana, ma ora dobbiamo reagire.” Sono le parole di Brando Benifei, Coordinatore per il Commercio Internazionale del Gruppo dei Socialisti e Democratici e Presidente della Delegazione per le Relazioni con gli Stati Uniti, nel suo intervento in sessione Plenaria al Parlamento Europeo durante il dibattito sull’accordo commerciale UE-USA alla presenza del Commissario Europeo Maros Sefcovic.

“Il Parlamento europeo lavorerà sul regolamento sui dazi presentato dalla Commissione: dobbiamo inserire una data di scadenza all’accordo per poterlo rinegoziare entro un tempo definito; dobbiamo proteggere acciaio e alluminio e i prodotti che li contengono, fondamentali per la nostra di industria, dai dazi ultrapunitivi del 50%; dobbiamo tutelare la nostra agricoltura e la produzione vitivinicola con esenzioni da negoziare subito” - continua Benifei.

“Dobbiamo aprire nuove rotte commerciali per l’Europa, rafforzare la nostra economia internamente e ricostruire un rapporto transatlantico equilibrato. Il lavoro continuerà in modo costruttivo ma fermo con un unico obiettivo: gli interessi dei nostri cittadini, dei nostri lavoratori, delle nostre imprese, difendendo i principi senza i quali il mondo diventa un’arena senza regole anche in questo campo” - conclude Benifei.