Il ministro della Difesa Crosetto ha fatto bene a inviare due fregate a protezione di persone e imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla sotto attacco di droni. Ma ha fatto molto male a dichiarare di "non poter garantire sicurezza" a quelle stesse persone e imbarcazioni "una volta che le navi saranno uscite dalle acque internazionali, e saranno entrate nelle acque di un altro Stato". Crosetto ha anche parlato del rischio di "muovere la guerra a un Paese amico", cioè l'Israele di Netanyahu. Dimentica di dire che le acque di Gaza non sono israeliane, ma palestinesi: occupate e usate di forza da Israele in spregio al diritto internazionale. Bisogna trovare una soluzione non violenta che consenta di coronare la missione umanitaria della Flotilla in dialogo con tutte le parti responsabili, ma senza rassegnarsi neppure implicitamente a sopraffazione e illegalità, legittimando a prescindere la rimozione dalla propria terra e dal proprio mare del popolo e dello Stato palestinese.
Lo dichiara Marco Tarquinio, deputato europeo S&D eletto nelle liste PD.