19
Nov

Benifei: Omnibus digitale rischio passo falso e di favorire big tech

“Oggi la Commissione Europea ha presentato un pacchetto semplificazione digitale che per l’intelligenza artificiale da una parte recepisce alcune osservazioni in modo apprezzabile, ad esempio snellendo procedure per le piccole imprese e rafforzando il ruolo implementativo dell’AI Office europeo per ridurre la frammentazione, ma dall’altra fa alcune proposte inaccettabili.

Ad esempio propone che gli sviluppatori, comprese le big tech non europee, possano non rendere pubblica la loro scelta di autodefinire i propri sistemi di intelligenza artificiale  “non a rischio”, non lasciando alcuna traccia e impedendo così i controlli.

Inoltre il rinvio proposto porterebbe a ritardare in modo eccessivo l’entrata in funzione di regole che sono preposte, ad esempio, a contrastare discriminazioni nelle assunzioni lavorative e a consentire ai pazienti di potersi fidare del sistema di intelligenza artificiale usato dal proprio medico.

Infine, come per l’Omnibus sulla sostenibilità, si rischia che dalla destra nei governi e nell’Europarlamento arrivino emendamenti ancora più spinti nella direzione della deregulation, magari per compiacere qualche referente politico o tecnologico extraeuropeo.

Invece di fare passi falsi, dalla Commissione ci aspettiamo che alzi la voce con gli Stati Membri per aumentare gli investimenti, costruendo il mercato unico dei capitali e il cosiddetto EuroStack per infrastrutture digitali comunitarie e sovrane.” 

Lo dichiara Brando Benifei, eurodeputato e relatore dell’Ai Act, a seguito della presentazione dell’Omnibus digitale da parte della Commissione Europea.