“C’è veramente poco tempo per approvare la riforma della cittadinanza. Una riforma giusta, segno di civiltà e lungimiranza, che prende atto della diversità che è parte integrante oggi della società italiana. Il Partito democratico ha raccolto il testimone di questa sfida è intende portarla avanti fino in fondo. Per questo abbiamo deciso, fin dall’inizio, di unire la nostra voce a quella delle centinaia di persone che in questi giorni stanno aderendo sciopero della fame indetto in favore dello ius soli e ius culturae. È giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità di fronte ad oltre 800 mila bambini e bambine che oggi si trovano di fronte ad un futuro pieno di ostacoli e discriminazioni. Cambiare questa legge significa impostare un traguardo, la cittadinanza, al termine di un percorso di integrazione. Vogliamo una società coesa, unita, in grado di guardare al futuro con un unico obiettivo comune, il bene del nostro Paese. Questa riforma fa sì che tutto questo sia possibile, impedendo una società composta da cittadini di serie A e cittadini di serie B. Questi bambini frequentano le scuole insieme ai nostri figli e come loro sono italiani, lo sono di fatto, con questa riforma lo potranno essere anche sulla carta. Lanciamo per questo un appello alle coscienze dei senatori indecisi, perché, dopo oltre un decennio di discussioni, si colga questa occasione per chiudere la legislatura all’insegna della giustizia e del buonsenso”.
Lo hanno dichiarato gli europarlamentari del PD aderenti allo sciopero della fame indetto in favore dello ius soli.
Patrizia Toia, David Sassoli, Cécile Kyenge, Brando Benifei, Silvia Costa, Daniele Viotti, Alessia Mosca, Renato Soru, Elena Gentile, Luigi Morgano, Nicola Caputo, Andrea Cozzolino, Pina Picierno, Mercedes Bresso.