“Non si tratta di mettere bavagli o porre limiti alla libera circolazione delle informazioni, bensì di tutelare chi, attraverso il proprio operato, produce quelle stesse informazioni e di porre fine al monopolio dei grandi colossi internet che sfruttano a usi commerciali il lavoro altrui. Ci tengo anche a precisare che la direttiva non tocca in alcun modo Wikipedia, e altre piattaforme simili trattandosi di servizio senza scopo di lucro. Ma la campagna mediatica messa in campo da Wikipedia ha indubbiamente sollevato un polverone il cui unico vero risultato è stato contrapporre due fazioni. Ebbene, io ho deciso di stare dalla parte dell’industria creativa italiana e non da quella degli interessi dei colossi digitali americani. Chi grida al bavaglio in realtà si schiera con i giganti del web”.
Lo dichiara l’eurodeputata del PD, Simona Bonafè.