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Set

Copyright, Morgano: vittoria della democrazia e la libertà di stampa

“Il via libera del Parlamento Europeo con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astenuti alla riforma della direttiva sul diritto d’autore segna, finalmente, un importante passo in avanti nel giusto riconoscimento dei diritti di autori, artisti, editori, creatori e, conseguentemente, di tutti i lavoratori dei settori culturali e creativi, contro lo sfruttamento delle loro opere da parte dei giganti del web. L’approvazione della relazione del collega Axel Voss è anche una grande vittoria per la democrazia e la libertà di stampa contro i grandi monopoli del web.

Nonostante l’incredibile pressione esercitata da una vera e propria campagna di disinformazione, che ha portato ad un iniziale “affossamento” della proposta a luglio, oggi l’aula del Parlamento Europeo ha dato il suo supporto alla nuova riforma del diritto d’autore nell’UE. A quasi 18 anni di distanza dalla Direttiva precedente, risalente al 2001, quando le piattaforme online di condivisione e visualizzazione dei contenuti non esistevano, il nuovo testo propone un quadro giuridico legale aggiornato per il corretto utilizzo delle opere coperte da diritto d’autore nel mondo digitale.

Il testo licenziato dal Parlamento, che passa ora al negoziato col Consiglio, finalmente chiarisce la responsabilità di quelle piattaforme online che, memorizzando, indicizzando, e quindi sfruttando commercialmente il materiale coperto da copyright, fanno ingenti guadagni col lavoro altrui. Non si tratta di mettere il bavaglio ad Internet, come è stato – scorrettamente – più volte detto, ma semplicemente si chiede alle piattaforme online, che veicolano contenuti tutelati dal diritto d’autore, di stipulare contratti di licenza equi con i titolari di questi diritti.

Il testo parlamentare approvato stabilisce, inoltre, un nuovo diritto per gli editori di giornali ad ottenere una giusta remunerazione per l’utilizzo da parte delle piattaforme online delle loro pubblicazioni. Saranno poi gli stessi editori a corrispondere in maniera proporzionata gli autori/giornalisti. Un diritto quest’ultimo, di cui, ad oggi, godono, ad esempio, i produttori di altri settori creativi (musica, cinema e broadcaster).

Contrariamente a quanto paventato, non ci sarà nessuna tassa a carico dei singoli utenti per l’uso delle pubblicazioni di stampa e sarà sempre possibile linkare detti articoli purché questa attività sia realizzata per uso privato e non commerciale. Per intendersi, se viene condiviso un articolo privatamente e lo si manda ad altre persone, si è legittimati a farlo. Nel testo licenziato ci sono poi altre eccezioni garantite, come, ad esempio, le condivisioni per scopi di ricerca, di conservazione del patrimonio culturale e per fini educativi nelle scuole e università. Infine: Meme e Gif saranno sempre possibili, anche perché già coperti dalle eccezioni previste dalla normativa vigente!

Pertanto, l’unica cosa che si chiede è che queste piattaforme collaborino con i titolari di diritti per evitare la messa a disposizione di materiale protetto da copyright, sulla base delle informazione che verranno loro fornite.

Nuove regole, quindi, ma per garantire l’effettivo rispetto di un principio antico, cardine delle nostre società democratiche: ogni autore ha il pieno diritto sull’opera da lui creata e di vivere del proprio lavoro di giornalista, musicista, o creatore. Come cittadini europei dobbiamo essere orgogliosi di avere i principali intellettuali e produttori di contenuti culturali e creativi. Proteggere i diritti di proprietà intellettuale significa quindi anzitutto tutelare la cultura e la creatività europea”, lo dichiara l’europarlamentare democratico Luigi Morgano.