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Mag

I diritti dei Rider

Le piattaforme trattano i propri lavoratori come dipendenti a tutti gli effetti, controllandone orari e modalità di lavoro, ma senza garantire loro le tutele e il salario che spettano al lavoratore dipendente. L'algoritmo che opera su queste applicazioni decide come il fattorino, l'autista, l'addetto alle pulizie debba lavorare e assegna i clienti sulla base del rating del lavoratore. Non possiamo lasciare queste categorie di lavoratori nel lavoro autonomo


La pandemia da Covid-19 ha evidenziato quanto i lavoratori delle piattaforme siano fondamentali per la nostra economia. Penso ai fattorini che hanno consentito ai ristoranti di continuare la propria attività durante il lockdown, ma anche agli autisti che ci hanno trasportato in città in sicurezza e agli addetti alle pulizie che si trovano sulle app. Il digitale ha consentito a queste applicazioni di raggiungere più facilmente i consumatori e fornire servizi direttamente dal loro telefono. Tuttavia, alcune piattaforme utilizzano queste novità per giustificare pratiche scorrette nei confronti dei propri lavoratori. 

La relazione di iniziativa di cui sono relatrice per i Socialisti e Democratici in Parlamento europeo punta a proteggere dallo sfruttamento queste categorie di lavoratori. Spesso infatti le piattaforme trattano i propri lavoratori come dipendenti a tutti gli effetti, controllandone orari e modalità di lavoro, ma senza garantire loro le tutele e il salario che spettano al lavoratore dipendente. L'algoritmo che opera su queste applicazioni decide come il fattorino, l'autista, l'addetto alle pulizie debba lavorare e assegna i clienti sulla base del rating del lavoratore. A fronte di questa situazione, non possiamo lasciare queste categorie di lavoratori nel lavoro autonomo, che invece prevede indipendenza e controllo diretto dei propri ricavi. Per risolvere il problema proponiamo l'inversione dell'onere della prova: spetta alla piattaforma provare che la relazione lavorativa non è assimilabile al lavoro subordinato. È una soluzione flessibile, che garantisce tutele al lavoro, e consente alle piattaforme che effettivamente lasciano autonomia al lavoratore di rimanere sul regime di lavoro autonomo. 

Questa relazione di iniziativa è quindi molto importante per il futuro del lavoro, che si prospetta essere sempre più digitalizzato. Attendiamo a fine 2021 la proposta di direttiva della Commissione in materia, che speriamo essere in linea con quanto stiamo discutendo in Parlamento.