IMMIGRAZIONE

Lo scorso 25 novembre gli eurodeputati hanno approvato una risoluzione di iniziativa legislativa sulla migrazione legale con finalità lavorativa. Nel testo, si auspica la creazione di un pool di talenti europei per far incontrare i candidati di paesi terzi con i potenziali datori di lavoro con sede nell'Ue, per alleviare la carenza di manodopera nei Paesi dell’Unione. Il sistema dovrebbe basarsi sull'esistente portale EURES. Il testo è stato approvato a maggioranza qualificata, con 497 voti favorevoli, 160 contrari e 38 astensioni.

SALARIO MINIMO

Il Parlamento europeo ha approvato il mandato concordato dalla commissione per l'occupazione e gli affari sociali con 443 voti a favore, 192 contro e 58 astensioni. I negoziati possono iniziare non appena il Consiglio avrà concordato la propria posizione. La proposta di direttiva su un salario minimo mira a stabilire dei requisiti di base per garantire un reddito che permetta un livello di vita dignitoso per i lavoratori e le loro famiglie. I deputati propongono due possibilità per raggiungere questo obbiettivo: un salario minimo legale (il livello salariale più basso consentito dalla legge) o la contrattazione collettiva fra i lavoratori e i loro datori di lavoro.

FARMACI

La risoluzione sulla strategia farmaceutica, che costituisce il contributo del Parlamento alle future proposte della Commissione per aggiornare la legislazione farmaceutica dell'Ue previste nel 2022, è stata adottata mercoledì con 527 voti a favore, 92 contro e 70 astensioni. Fra le raccomandazioni, c’è la richiesta di affrontare le cause primarie della carenza di medicinali e di garantire ai pazienti l’accesso a trattamenti farmaceutici sicuri, economici ed efficaci. Inoltre, si vuole aumentare la trasparenza dei prezzi e il finanziamento pubblico per ricerca e sviluppo, oltre che a rafforzare la capacità di produzione e di approvvigionamento Ue.

AGRICOLTURA

Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla nuova politica agricola dell'Ue. La nuova PAC vuole essere più verde, più equa, più flessibile e trasparente. Durante i negoziati sul pacchetto di riforma legislativa, gli eurodeputati hanno insistito sul fatto che il rafforzamento della biodiversità e il rispetto delle leggi e degli impegni ambientali e climatici dell'Ue saranno fondamentali ai fini dell'attuazione della nuova politica agricola comune (PAC), che entrerà in vigore nel 2023. Mentre la Commissione valuterà se i piani strategici nazionali sono in linea con questi impegni, gli agricoltori dovranno conformarsi a pratiche rispettose del clima e dell'ambiente. I Paesi membri dovranno garantire che almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e almeno il 25% dei pagamenti diretti siano destinati a misure ambientali e climatiche.